Il castello di Arrondello, situato a Pecco, vanta una lunga storia che risale al 1100. Questo monumentale edificio fu eretto sulla rocca omonima da un ramo della famiglia dei Conti San Martino, diretti discendenti del Re Arduino. Il feudo di Arrondello si inserisce nel contesto turbolento delle lotte intestine tra gli stessi Arduinici e tra il potere vescovile, i marchesi di Monferrato, i Visconti e i Savoia per il controllo di Ivrea e del Canavese.
Nel corso degli anni 1386 e 1387, il castello fu incendiato e saccheggiato più volte durante le rivolte popolari contro i signori oppressivi, un periodo di sollevamenti noto come Tuchinaggio. Fu solo nel 1391 che Amedeo VII di Savoia riuscì a ripristinare la pace, firmando un trattato a Ivrea e incorporando definitivamente il territorio nel dominio sabaudo. Nonostante la perdita della sua importanza strategica, la famiglia Arrondello rimase in possesso del castello per secoli, fino al 1721, quando fu trasferito ai Conti Pochettini di Serravalle attraverso legami di parentela.
All'inizio del 1800, la proprietà decadente fu messa all'asta, insieme ai terreni del feudo, e acquistata da Giovan Battista Minellono di Gauna. Oggi, il castello è ancora abitato dai suoi discendenti.
Dell'antico maniero medievale, rimangono buona parte dei muri perimetrali, l'angolo e la torre sud. Il corpo centrale e le altre due torri furono inglobati nelle ricostruzioni del '900. Nell'epoca di Giuseppe Giacosa, i prati e i sentieri intorno al castello erano tra le mete favorite per le passeggiate canavesane. Illustri ospiti, come Arrigo Boito, Edmondo De Amicis, Giosuè Carducci, Eleonora Duse, e un giovane Umberto di Savoia, futuro re di maggio, vi hanno trascorso del tempo.
Secondo alcuni studiosi, un membro della famiglia Arrondello si sarebbe trasferito in Inghilterra al seguito di Pietro II di Savoia nel 1241, innestandosi sulla casata degli Howard e dei duchi di Norfolk. Il legame tra le due famiglie è evidente nel loro stemma, che presenta sei croci d'argento su un campo rosso, lo stemma dei San Martino di Arrondello.
Il castello di Arrondello è anche avvolto in mistero, con la leggenda di una giovane donna vestita di nero che appare all'alba nella camera della torre. Adiacente al castello, una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve attira pellegrini in cerca di sollievo durante i periodi di siccità.
Nonostante le vicissitudini storiche e le leggende, il castello di Arrondello rimane un tesoro storico e culturale nella regione di Pecco, che continua a esercitare un fascino duraturo.
Indirizzo
- Pecco
- Castello Arrondello - Pecco - Val di Chy (To)
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